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STORIA DI THEO

Theo è un gatto: per la precisione uno dei miei gatti.

Poiché questo sito si occupa di rimedi energetico-vibrazionali e di tecniche olistiche, potrà sembrare fuori luogo, o quantomeno bizzarro, un articolo che vede come protagonista un gatto ma, chi avrà la curiosità e la voglia di leggerlo, scoprirà che ciò di cui narro oggi è perfettamente allineato agli argomenti di cui scrivo solitamente, anzi: questo racconto di vita vera che mi riguarda personalmente, può aprire uno scenario di possibilità intellettuali e immaginative che vanno al di là dell’episodio in sé.

Theo è arrivato materialmente nella mia vita il 17 Aprile del 2019. Preciso “materialmente”in quanto avevo saputo della sua esistenza poco più di un mese prima. Questo giovane micio apparteneva ad una famiglia che, per motivi che non sto ad approfondire in questa sede, aveva deciso che continuare a tenerlo era un impegno troppo gravoso, per cui cercava un’altra sistemazione permanente per il piccolo che, nel frattempo, passava la maggior parte della sua vita in una stanza, in solitudine.

In quel periodo mi stavo accingendo a fare trasloco, per cui sapevo che sarebbe stato molto destabilizzante, per il micio, cambiare tre case nel giro di poche settimane, senza contare che già vivevano con me altri gatti che, per forza di cose, avrebbero dovuto accettare Theo come nuovo componente della famiglia e come membro della mini colonia felina casalinga.

Per questa ragione, dopo essermi assicurata che il proprietario mi desse garanzia di tenerlo con sé ancora per qualche settimana, ho stabilito che Theo sarebbe arrivato nella nuova casa il 17 Aprile, cioè esattamente il giorno del trasloco, in contemporanea agli altri miei gatti. In questo modo ho semplificato la divisione del territorio tra gli esponenti della mia famiglia felina: trattandosi di un ambiente nuovo per tutti quanti, sarebbe stato più facile suddividersi gli spazi fin da subito, e Theo non sarebbe stato svantaggiato anche in questo.

Infatti era ovvio che, per quanto un trasloco sia un evento più o meno traumatico per qualsiasi felino (molto dipende dal carattere e dall’indole personale) per Theo era tutto molto più complicato: mentre tutti gli altri miei mici si conoscevano tra di loro da anni e mi riconoscevano come la figura umana che prodiga loro cibo e coccole, per cui l’unico elemento destabilizzante era la casa, per Theo tutto sarebbe stato nuovo: casa, umani di riferimento e, cosa non da poco, la presenza di altri gatti.

Mi è stato infatti riferito che Il micio nero è stato trovato, investito e ferito, quando era davvero molto piccolo: secondo il veterinario che l’ha operato e curato, doveva avere un mese scarso di vita e da allora, per circa otto mesi, è vissuto in una casa dove non c’erano altri gatti.

 

ARRIVO DI THEO

Theo il nuovo arrivo tra i gatti con il trasloco, cucciolo molto vivace e giocherelloneQuando arriva il grande giorno è tutto piuttosto caotico: i miei gatti non hanno affatto gradito la novità del trasloco e, appena arrivati nella loro nuova casa, hanno immediatamente cercato dei nascondigli dove rifugiarsi, in attesa di capire cosa mai fosse successo; per cui l’arrivo di Theo, da subito ribattezzato affettuosamente Theuccio o Theino, è passato piuttosto inosservato da parte della componente felina della famiglia.

Anche il piccolo, ha circa nove mesi, si dimostra piuttosto spaesato e infatti rimane per qualche ora nascosto nel trasportino con cui è stato portato qui. Io lo lascio tranquillo: è giusto che abbia il suo tempo per ambientarsi e deve decidere lui quando si sentirà abbastanza sicuro per uscire ed esplorare la sua nuova casa. Mi limito semplicemente a coprire il trasportino con una copertina di pile scura, in modo che si senta protetto, e ogni tanto il mio compagno ed io ci avviciniamo al trasportino e gli parliamo con dolcezza, in modo che impari a riconoscere le nostre voci e ad associarle a qualcosa di piacevole. Dopo qualche tempo provo ad aprire lo sportello del trasportino e vedo due occhietti gialli spalancati in mezzo ad un musetto piccolo e appuntito. Provo ad allungare la mano e sento che trema mentre fa le fusa: segno di stress e paura nel gatto.

Ritraggo la mano e continuo a parlargli con voce rassicurante, lasciandolo tranquillo in quello che lui percepisce come il suo rifugio: non è mai una buona idea forzare i tempi, con gli umani e nemmeno con gli animali, almeno questo è ciò che mi suggerisce la mia esperienza.

A metà pomeriggio la curiosità e la fame hanno il sopravvento sui timori e Theo decide che è giunta l’ora di esplorare l’ambiente circostante. “Dopo tutto”, deve aver pensato il piccolo micio, “sembra che gli abitanti di questo posto non abbiano cattive attenzioni: si rivolgono a me in tono gentile e un mio simile è anche entrato nel trasportino per darmi un bacino sul muso. Mi sa che è tempo di farsi coraggio e uscire: anche perché il pancino inizia a brontolare”….

 

CHE LA NUOVA AVVENTURA ABBIA INIZIO: THEO, FIORI DI BACH E FIORI AUSTRALIANI…

Nei primi giorni di convivenza con i suoi simili, denoto che il cucciolo è ancora un pochino spaesato e, soprattutto, non sa bene come relazionarsi con gli altri gatti che per lui, evidentemente, rappresentano una grande novità: in parte cerca di imitarli, in parte li osserva con espressione perplessa. Inoltre non ha ancora capito che ognuno di loro ha un carattere diverso e che non può rapportarsi con tutti allo stesso modo. D’altro canto sembra particolarmente contento di poter esplorare la casa senza limitazioni (prima viveva chiuso in una stanza) e di poter accedere ad uno spazio esterno – messo appositamente in sicurezza – dove può annusare le piante, rincorrere gli insetti e guardare i gabbiani che volano (non so per quale strana ragione, pur vivendo a Torino, nel cortile del palazzo in cui abito, vivono una decina di gabbiani).

Decido quindi di aiutare Theo ad ambientarsi e ad accettare di buon grado i cambiamenti, con i rimedi floreali.

Theo micio gatto geloso ed aggressivo, cucciolo risolto problema con miscela Fiori Australiani e Fiori di BachPremetto che tutti i miei gatti prendono ciclicamente i Fiori di Bach e i Fiori Australiani: trovo che li aiuti molto. Di solito aggiungo la miscela prescelta nella ciotola dell’acqua (se il problema è comune a tutti come, ad esempio, il cambiamento dovuto al trasloco), oppure metto alcune gocce della miscela sul pelo, in una zona in cui si leccano – solitamente una zampina anteriore.

Con Theo però la faccenda prende immediatamente una direzione nuova: appena mi avvicino con il boccettino in mano e accosto il contagocce al suo musetto, apre la bocca e lecca tranquillamente le gocce che escono. Ottimo! Di solito consiglio questo metodo per i cani: con i gatti non è così facile da applicare, dunque avrò modo di verificare se i risultati saranno più veloci.

La prima miscela scelta per Theo è composta da due Fiori Australiani: Fringed Violet e Bottlebrush.

Fringed Violet perché è il Fiore Australiano che aiuta a riparare l’aura danneggiata (tutti gli esseri viventi sono provvisti di corpi sottili) ed elimina gli effetti di traumi recenti o vecchi.

Mi sembra che la giovane vita di Theo, fino a pochi giorni fa, sia stata costellata da traumi: sicuramente è stato separato dalla mamma e abbandonato quando era molto piccolo (la prova che non fosse figlio di una randagia nasce dal fatto che il cucciolo, quando è stato soccorso incidentato, era ben nutrito e non aveva alcun tipo di parassita); è rimasto ferito, ed è praticamente un miracolo che si sia potuto salvare, così piccolo e su una strada isolata, ma sicuramente la sua aura è stata danneggiata, anche dal successivo intervento chirurgico.

Per i primi mesi della sua vita è vissuto in un ambiente di deprivazione affettiva e questo rappresenta un trauma ulteriore. Dunque decido che il ripristino della protezione energetica sia una priorità per il micio.

Bottlebrush perché è il Fiore Australiano che aiuta a lasciarsi il passato alle spalle e ad accettare i cambiamenti, anche importanti, con gioia e curiosità.

In questo momento tutto è nuovo per Theo: si trova in una casa nuova, in un ambiente che gli è estraneo, con persone e animali sconosciuti. Tutto questo può risultare piuttosto scioccante per un essere che non ha parametri razionali per comprendere se ciò che gli sta accadendo sia una fortuna o una disgrazia per lui. Bottlebrush lo aiuterà ad accogliere con curiosità e gioia le novità che sono arrivate nella sua vita, lasciandosi alle spalle gli avvenimenti meno piacevoli del passato.

Osservo con piacere che è molto facile “convincere” Theo a prendere i Fiori: se vede che io li ingerisco (ovviamente la mia miscela), arriva di corsa e “pretende” i suoi: evidentemente si tratta di un micio propenso all’imitazione.

Theo si è dimostrato fin da subito un micetto particolarmente affettuoso e coccolone, più interessato alle persone che ai suoi simili. Adora stare in braccio e accarezzarmi il viso con i polpastrelli della zampetta sinistra, con molta delicatezza e facendo attenzione a non graffiare con le unghie; inoltre dà leggere “testatine” affettuose contro il mio naso e poi struscia la testolina contro il viso, insomma: un amore di gattino.

È il suo modo di dimostrare affetto e, poiché nella vita ho sempre avuto gatti, ho imparato che le manifestazioni di ogni felino sono diverse, peculiari e particolari.

A questo punto sembrerebbe tutto perfetto ma (ovviamente c’è sempre un “ma”) dopo poche settimane di convivenza mi rendo conto che Theo sta diventando molto possessivo nei miei confronti e, parallelamente, aggressivo nei confronti degli altri gatti di casa.

Tant’è che, una volta terminata la prima miscela (circa tre settimane) decido di correre ai ripari, sempre con l’aiuto dei Fiori di Bach e dei Fiori Australiani.

 

THEO E KIMI, OVVERO I DUE NOVELLI OTELLO IN VERSIONE FELINA

Theo gatto geloso di Kimi gatto, risolto con miscela di Fiori Australiani Mountain Devil e Fiori di Bach, problema gelosia e aggressivitàAnche se Theo è più piccolino degli altri miei mici, in parte a causa dell’età, ma probabilmente anche per genetica (infatti è poi rimasto un micio di taglia mini), è decisamente coraggioso e ardimentoso, infatti non si crea alcun problema ad attaccare dei gatti che sono molto più grandi di lui. Uno in particolare è nelle sue mire: Kimi: un micio che pesa 10 Kg e misura più di un metro dalla testa alla coda. Kimi però, nonostante la mole, è un micione assolutamente inoffensivo, incapace anche di difendersi dagli attacchi del microbo pestifero.

L’oggetto del contendere dei due Otello in versione felina, è la sottoscritta: Kimi mi sta perennemente appiccicato e Theo vuole prendere il suo posto. Credo che nella sua testolina sia scattato un pensiero molto chiaro: “Se elimino il gatto gigante, le coccole dell’umana saranno tutte per me”.

Sono piuttosto convinta di questo perché, dalle scaramucce iniziali, che non mi hanno preoccupata in quanto di routine quando si inserisce un nuovo elemento che deve ancora trovare una sua collocazione nella gerarchia della comunità, siamo passati ad attacchi molto più violenti, dove Theo atterra Kimi e lo azzanna alla giugulare in modo piuttosto feroce. Ovviamente questo accade solamente se ci sono io e Kimi mi si avvicina per farsi accarezzare o per venire in braccio.

Allontano Theo, che mi sembra molto risentito, e decido di intervenire tempestivamente quando, la terza o la quarta volta che si verifica questa scena, il micetto nero, invece di allontanarsi offeso come ha fatto fino ad ora, distoglie la sua attenzione da Kimi, rivolge la sua attenzione verso di me e mi si rivolta contro con le unghie e con i denti. Il pelo, dalla base della testa a quella della coda, si è rizzato nel centro della schiena per formare una sorta di cresta e la sua espressione non è affatto amichevole.

Per fortuna ho intuito le sue intenzioni (salvo animali che arrivano da situazioni problematiche da quando ero bambina e so perfettamente che non sono sempre facili da gestire) e afferro un grosso cuscino che, per pura fortuna, si trova a portata di mano e lo agito davanti a Theo, che sembra un diavoletto inferocito e vuole assolutamente vendicarsi su di me per non avergli lasciato attaccare Kimi.

 

ARRIVANO I RINFORZI DEI FIORI!

Dopo qualche minuto riesco a chiuderlo in una camera e decido che è assolutamente giunto il momento di correre ai ripari, con l’aiuto dei rimedi floreali.

Decido che la nuova miscela sarà composta da Mountain Devil (Fiore Australiano), Rough Bluebell (Fiore Australiano), Cherry Plum (Fiore di Bach) e Holly (Fiore di Bach).

Scelgo Mountain Devil perché il motivo scatenante dell’ira di Theo è la gelosia; Rough Bluebell in quanto questa si manifesta con atteggiamenti da bullo; Holly per la rabbia funesta e Cherry Plum perché le sue crisi di violenza sono improvvise ed incontrollabili.

Il Fiore principale di questa miscela è Mountain Devil in quanto tutto parte dalla gelosia. Infatti Theo non si è mai scagliato contro gli altri gatti, che sono sì affettuosi ma non perennemente alla ricerca di coccole, ma solo contro Kimi che, dal suo punto di vista, rappresenta il maggiore rivale. Il fatto che poi io abbia difeso Kimi, per Theo rappresenta una grandissima offesa: probabilmente nella sua testolina deve essere scattato un pensiero del tipo: “Preferisce lui a me”, che lo ha portato ad attaccarmi. Gli altri rimedi floreali, che fungono da corollario, vanno ad agire sulle conseguenze della sua gelosia, per placarne gli effetti.

Dopo circa mezz’ora dall’attacco, riapro la porta della stanza: Theo è sdraiato sul letto e si denota, visibilmente, che si è calmato. Gli faccio un po’ di carezze e poi gli do sette gocce della nuova miscela.

Nei giorni successivi, purtroppo, si presentano altri episodi come quello sopra descritto: all’inizio sono più frequenti poi, con il passare del tempo, incominciano a diradarsi.

Nell’arco di una settimana gli attacchi di Theo a Kimi non sono più seguiti da tentativi di aggredire anche la sottoscritta e, poco per volta, si sono ridotti anche quelli al povero Kimi.

Theo e Kimi ora amici, utilizzo Fiori di Bach e Fiori Australiani per trasloco per risolvere gelosia ed aggressività

Theo e Kimi ora amici, dopo l’utilizzo dei Fiori di Bach e Fiori Australiani per il trasloco e per risolvere gelosia ed aggressività.

La miscela sopra descritta viene utilizzata in modo un po’ diverso dal solito: oltre alle consuete 7 gocce la mattina e 7 la sera, gli vengono date ogni volta che Theo ha un’esplosione di gelosia incontrollata.

La cosa che è veramente notevole, e anche piuttosto curiosa, è che, anche se è arrabbiato ed impegnato a rincorrere Kimi, non appena lo chiamo e gli faccio vedere il boccettino che tengo in mano che, evidentemente, riconosce, si ferma e corre da me per prendere le sue gocce! Dopo di che, di sua iniziativa, si va a ritirare in qualche angolo tranquillo, si fa una bella dormita e quando si sveglia è tranquillo e rilassato.

Theo prende la sua miscela con regolarità per circa tre mesi, cioè fino a quando i suoi attacchi violenti nei confronti di Kimi non si sono molto attenuati sia di frequenza che di intensità. Attualmente, nelle rare occasioni in cui vedo che incomincia a rincorrerlo, lo chiamo, gli do 7 gocce ormai solo più di Mountain Devil  (ricordo che la causa scatenante è la gelosia) e il micio nero si tranquillizza istantaneamente.

Nel frattempo, come testimonia la foto, sono anche diventati amici: giocano insieme (Kimi, nonostante i suoi 8 anni, è un eterno cucciolone) e non disdegnano affatto di riposare nella stessa cuccia, vicini vicini, anzi: proprio appiccicati.

Ho voluto condividere questa storia, che è personale, per due motivi principali:

 

FIORI DI BACH,FIORI AUSTRALIANI E GLI ANIMALI

1-Innanzitutto per informare, chi ancora non lo sapesse, che tutti gli esseri viventi, e non soltanto gli umani, possono beneficiare dei rimedi energetico-vibrazionali, anzi: gli animali, proprio come i bambini, non avendo particolari resistenze che ne ostacolano l’azione benefica, riservano delle piacevoli sorprese e, non di rado, mostrano una rapidità di risposta che è impensabile negli umani adulti.

Naturalmente, affinché sia possibile ottenere un risultato ottimale, è assolutamente necessario tenere presente che l’animale interagisce con un determinato ambiente di riferimento e da questo non si può prescindere: faccio un esempio pratico, per chiarire meglio il concetto.

 

ESEMPIO

Un uomo particolarmente timido e timoroso ha due cani: uno piuttosto aggressivo con i suoi simili, ma anche con gli estranei che si avvicinino al suo proprietario, propenso ad abbaiare frequentemente e senza una ragione apparente; l’altro invece molto insicuro: tende ad indietreggiare quando incontra cani e persone che non conosce e si nasconde dietro le gambe del proprietario. In realtà questi cani sono entrambi condizionati dai comportamenti del proprietario: il fatto che il loro atteggiamento sia diametralmente opposto, dipende semplicemente dalla loro indole di base!

Il primo cane, aggressivo e baldanzoso, probabilmente ha una personalità che corrisponde al Fiore di Bach Vine (indole dominante, da leader) e poiché percepisce la paura e la debolezza del suo umano di riferimento, si auto-proclama capobranco e ne acquisisce i comportamenti, acuendo le sue caratteristiche di personalità.

Il secondo cane, pauroso e remissivo, è probabile che abbia una personalità che corrisponde al Fiore di Bach Mimulus (indole subalterna, timidezza molto evidente), accentuata dal fatto di non sentirsi sufficientemente protetto da un proprietario timoroso quanto, o forse, più di lui.

Risulta chiaro che l’azione di armonizzazione dei rimedi floreali sui due cani dell’esempio può essere ottimale e duratura soltanto se anche il proprietario decide di affrontare e risolvere le proprie personali paure: in questo modo tutti i componenti del Sistema (uomo e cani, in questo caso), grazie al benefico effetto delle essenze energetico-vibrazionali, si influenzano vicendevolmente in positivo. Questo non significa che il cane dominante diventerà schivo e fifone e quello pauroso, invece, baldanzoso e sfidante: assolutamente no! Ognuno dei due riuscirà ad esprimere al meglio le proprie caratteristiche di base, senza scivolare negli eccessi. Ovviamente lo stesso discorso vale anche per l’uomo.

In questo caso, dunque, la tendenza a dominare può manifestarsi con la sicurezza di sé che non sconfina nella prepotenza e nella prevaricazione, mentre la ritrosia può lasciare il posto ad una maggiore sicurezza e curiosità nell’affrontare le piccole e grandi avventure di tutti i giorni.

 

ANIMALI, EFFETTO PLACEBO E VIBRAZIONI ENERGETICHE

2-La seconda motivazione che mi ha spinta a rendere pubblica la storia di Theo, è che vorrei indurre un argomento di riflessione, lasciando poi che ognuno tragga le proprie personali considerazioni.

Nella cultura occidentale, in modo sempre più aggressivo, tutto ciò che non è misurabile e riproducibile in modo standardizzato, non viene considerato degno di attenzione, nella migliore delle ipotesi, oppure, nella peggiore, è apertamente denigrato.

Alcuni liquidano gli effetti positivi che si ottengono grazie ai differenti rimedi energetici con un dispregiativo: “E’ soltanto un effetto placebo!” Ora, al di là del fatto che l’effetto placebo non è affatto disprezzabile, in quanto dimostra la grande capacità della mente umana di porre rimedio a molte sofferenze, se soltanto viene instradata nella giusta direzione (a questo proposito, per chi fosse interessato ad approfondire l’argomento, consiglio di leggere il bellissimo ed illuminante libro della Dottoressa Lissa Rankin “La mente supera la medicina” edito da Macro Edizioni), credo che la storia di Theo vada oltre l’effetto placebo: com’è possibile che un gatto si auto-convinca che delle goccioline che escono da una pipetta possano fargli del bene e, in seconda battuta, perché mai un felino dominante dovrebbe pensare che è male attaccare quello che ritiene un suo rivale?

Lascio il lettore alle proprie riflessioni in merito. Naturalmente sarò lieta di rispondere a chi avrà piacere di condividere con me le proprie osservazioni e / o esperienze inerenti a questo argomento.

Tutti i diritti del presente articolo sono di esclusiva proprietà di Emanuela Re – Emotionalmente.com, ogni utilizzo deve essere autorizzato dall’autrice.
L’articolo è del blog Emotionalmente su fiori di Bach e fiori Australiani, in questo caso per animali, per un gatto con problemi di morbosità per gelosia che sfociava in aggressività verso gli altri gatti: “Theo la birba e il miracolo di Moutain Devil”

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