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Rescue Remedy

Guida sul rimedio di soccorso dei Fiori di Bach

Perché questa guida sul Rescue Remedy?

Ho deciso di scrivere questa piccola guida, per rispondere alle molte domande che mi vengono poste riguardo al Rescue Remedy e per cercare di portare chiarezza su questo rimedio di emergenza su cui circolano parecchie inesattezze, affinché, chi decide di utilizzarlo, lo possa fare traendone i maggiori benefici possibili.

INDICE GUIDA

 

Rescue Remedy: cosa non è

Innanzitutto incomincio con lo scrivere che cosa non è il Rescue Remedy: non è il trentanovesimo rimedio del sistema floreale, bensì è una combinazione di 5 essenze scoperte e canalizzate dal Dottor Bach. Si tratta dell’unico composto su cui lo studioso diede indicazioni precise e lasciò degli scritti.

 

Rescue Remedy: che cos’è

Intanto precisiamo che Rescue Remedy®  è un marchio registrato e protetto, e che insieme a Rescue®, a Bach® Original Flower Remedies ed altri, sono marchi di proprietà dell’azienda  “A Nelson & Co Limited“, che è l’azienda che produce i “Fiori di Bach Originali” e che è anche collegata alla fondazione BACH® Foundation, il cosiddetto “Bach Centre“.

Detto questo, è possibile trovare il medesimo composto chiamato con nomi diversi a seconda della ditta realizzatrice, ad esempio Rimedio di Urgenza, Estratto Universale, Five Flowers Remedies: sono alcuni dei sinonimi di Rescue Remedy, solo non realizzati dall’azienda inglese che detiene il possesso del marchio registrato del nome originale scelto dal Dottor Bach.
Tutti stanno ad indicare il rimedio di emergenza del sistema dei Fiori di Bach.

Sulla validità o meno di questi altri prodotti non mi pronuncio, non perché voglia muovere delle critiche, ma semplicemente in quanto non li conosco, avendo sempre utilizzato i Fiori di Bach originali consigliati dal Bach Centre ma, se qualche lettore ha esperienze in merito e le vuole condividere, sarò ben lieta di leggerle.

 

Rescue Remedy: quando É UTILE

Come suggerisce il nome, il Rescue Remedy è un rimedio di emergenza e, come tale, andrebbe utilizzato.

Dunque il Rescue Remedy può essere di aiuto quando si presenta un avvenimento improvviso, più o meno spiacevole, che provoca un blocco energetico. Questo va a ripercuotersi sul piano emotivo, e qualche volta anche fisico, per cui l’organismo non è più in grado di mettere in atto i meccanismi riparatori di auto-guarigione.

Il compito del Rescue Remedy è quello di essere di supporto in situazioni che sono percepite come emergenziali, traumatiche, shoccanti, sia  a livello fisico che psichico.
Che si tratti di un episodio molto grave oppure no, non è importante: conta come lo vive il protagonista
.

Probabilmente il Dottor Bach, che fu molto preciso nella descrizione e nelle indicazioni di utilizzo di ogni Fiore da lui scoperto, decise di fare un’eccezione per dare conforto, grazie ad una formula standard, nel maggior numero possibile di situazioni di emergenza.

Per questa ragione scelse di utilizzare queste 5 essenze energetico-vibrazionali che, in sinergia, si caratterizzano per la rapidità d’azione: fondamentale quando ci si trova in uno stato di difficoltà, e per l’ampio spettro di possibile utilizzo: necessario per essere utile in tutti i tipi di emergenza, che possono riguardare qualsiasi essere vivente.

 

Alcuni esempi di utilizzo del Rescue Remedy:

  • Quando si verifica una situazione emotivamente stressante e / o che genera paura / spavento, per esempio quando si è vittime di un incidente, grande o piccolo che sia, in attesa dell’arrivo dei soccorsi; quando si deve andare dal dentista, fare una medicazione o il prelievo del sangue; incidenti; aggressioni; cattive notizie che giungono improvvise e inaspettate; discussioni violente; forte tensione fisica e /o psichica; stordimento; agitazione; ansia; angoscia; stress; crisi nervose; svenimenti, cioè quando viene scossa tutto l’assetto energetico della persona, che sembra andare fuori binario.
  • Mentre si attendono i soccorsi, nel caso siano presenti avvisaglie fisiche o si siano verificati traumi: in questi casi il Rescue Remedy va ad abbassare la tensione emotiva e la paura che, a loro volta, incidono negativamente sul corpo fisico, rischiando di peggiorare la situazione.

Ecco alcuni esempi pratici in cui il Rescue Remedy può dare sollievo: prurito incontrollato, tosse nervosa; crisi di asma; dolore acuto da trauma oppure no; disturbi dell’apparato articolare o circolatorio; problemi cardiaci o respiratori.

  • Quando non si riesce a superare un avvenimento, un’episodio, che è avvenuto nel passato. L’emergenza è terminata, il pericolo è cessato ma c’è una sorta di blocco emotivo che non permette di andare oltre. Il flusso energetico si è in qualche modo bloccato e il Rescue Remedy può aiutare a ripristinarlo.
  • Quando si soffre di ansia anticipatoria: in occasione di un intervento chirurgico di cui si ha timore; quando si deve sostenere un’interrogazione, un compito in classe, un esame o un colloquio di lavoro che mettono agitazione; ma anche se si deve prendere l’aereo e questo genera panico: in generale quando il solo pensiero di dover compiere, o subire, un’azione, crea grande stress. Infatti l’azione del Rescue Remedy è, anche, preventiva.

 

Rescue Remedy: quando NON È UTILE

Poiché si tratta di un rimedio di emergenza, come indica il nome stesso, in tutte le occasioni sopracitate il Rescue Remedy sarà utile per calmare, tranquillizzare ma non risolverà il problema alla radice: questo non è il suo compito.

Purtroppo spesso i rimedi energetico-vibrazionali, come i Fiori di Bach,sono utilizzati in modo totalmente distorto rispetto al principio per cui sono stati donati al mondo: vengono equiparati, in modo erroneo, ai medicinali allopatici e, dunque, presi per sopprimere un sintomo.

Ecco: questo è esattamente ciò a cui non servono! Al contrario: la loro è una proprietà armonizzatrice, utile a supportare in un cammino di introspezione. Ci aiutano a comprendere come mai un determinato evento scateni una certa emozione e questo ci faccia soffrire, agitare, spaventare o arrabbiare e ci accompagnano, gentilmente, verso la versione migliore di noi stessi.

Se dovessi definirli in poche parole, li chiamerei più “un balsamo per l’anima”, piuttosto che “un lenitivo per il corpo”.

Proprio per questa ragione, l’utilizzo del Rescue Remedy dovrebbe essere saltuario. Se un problema si presenta con frequenza, e si desidera avere il supporto dei rimedi floreali, consiglio invece di rivolgersi ad un professionista esperto, che sia in grado di consigliare rimedi più specifici e mirati.

 

Che cos’è il Livello Transpersonale

Questa definizione di un particolare utilizzo dei Fiori di Bach è stata utilizzata per la prima volta nel 1995 dal Dottor Riccardo Orozco, insigne studioso e instancabile ricercatore delle molteplici potenzialità di utilizzo delle essenze floreali, e sta ad indicare, letteralmente, un impiego che va al di là del personale, ovvero che non tiene conto delle caratteristiche mentali o emotive del soggetto.

In realtà questo approccio era già presente nell’operato del medesimo Dottor Bach ma, negli anni, era caduto completamente in disuso.

Fortunatamente il Dottor Orozco lo ha riportato in auge e, in tanti anni di studio che continua tutt’ora, è riuscito ad ampliare e codificare una possibilità di utilizzo più estesa dei rimedi floreali.

Alcuni Fiori di Bach possono essere utilizzati sia in modo personale che transpersonale, altri invece consentono un utilizzo esclusivamente transpersonale. Faccio un esempio pratico che includa due essenze presenti nel Rescue Remedy, poiché questo articolo è dedicato all’approfondimento di questo argomento:

Cherry Plum: il Fiore di Bach del controllo, e della perdita di controllo, che può essere usato sia a livello personale che transpersonale.

Personale: quando il soggetto afferma di avere difficoltà a mantenere il controllo dei pensieri, delle parole, delle azioni, oppure, al contrario, quando è talmente ipercontrollato  e trattenuto da avere, talvolta, la sensazione di stare per esplodere, esattamente come una pentola a pressione; può sentirsi fuori luogo, estraneo, teso, al limite della sopportazione. Questo può avvenire solo in alcuni ambiti o periodi della vita, e allora si tratta di un “Cherry Plum di stato”, ovvero che manifesta le caratteristiche Cherry Plum in modo transitorio; oppure queste peculiarità possono essere un tratto distintivo del carattere e allora il soggetto viene definito “con tratti di personalità Cherry Plum”.

Transpersonale: utile in tutte le manifestazioni in cui si evidenzia il caos o la perdita di controllo: armonizza l’energia e favorisce il recupero e la padronanza di sé. Riporto alcuni esempi pratici per permettere di capire meglio: tic, tremore incontrollato, sindrome delle gambe senza riposo, crisi di singhiozzo, balbuzie, enuresi o incontinenza non dovuta a causa meccanica, bulimia (in quanto perdita di controllo del cibo), epilessia, tossicodipendenza, scatti di ira incontrollabili, impulsi violenti fuori controllo, ecc.

Naturalmente questi sono solo alcuni esempi dell’ampio spettro di utilizzo di questo rimedio, utili per dare una panoramica della possibilità di azione di Cherry Plum in ambiti diversi.

Star of Bethlehem: è il Fiore di Bach associato al trauma (fisico o psichico, recente o antico, conscio o inconscio) e alla resistenza.

Personale: non esiste una personalità correlata a questo principio ma solo il trauma che si è verificato, in un tempo e in uno spazio ben preciso, e dunque è possibile un utilizzo legato soltanto allo stato transitorio, cioè che permetta l’affievolirsi dell’angoscia e del dolore, sciogliendo il blocco energetico conseguente al trauma, che potrebbe ripercuotersi sul corpo fisico anche a distanza di tempo.

Transpersonale: le parole chiave di Star of Bethlehem a livello transpersonale sono: resistenza, blocco, rigidità e trauma. Infatti questo rimedio floreale stimola la riparazione, facilitando il ritorno a fluire dell’energia bloccata e il ristabilirsi dei collegamenti energetici interrotti. Può essere anche definita l’essenza della cicatrizzazione energetica delle ferite.

Ecco alcuni casi in cui può essere utile Star of Bethlehem: in caso di traumi o incidenti fisici, in attesa dei soccorsi; quando la resistenza muscolare rende difficoltosa la respirazione (il rimedio è un rilassante energetico); per supportare la riabilitazione post traumatica; quando si è in preda a dolori forti che tendono ad irrigidire il corpo, peggiorando la situazione; in caso di resistenza fisica o psichica.

Riepilogando: utilizzare i Fiori di Bach a livello transpersonale non significa portarli a livello allopatico (non si tratta di medicinali e non hanno un principio attivo di origine chimica) ma, al contrario, ampliare il campo di azione in cui possono essere utilizzati, sempre tenendo presente la loro natura e peculiarità energetico-vibrazionale. Per esempio è possibile preparare applicazioni locale (oleoliti, unguenti, creme) che possono arrecare sollievo alla zona offesa, permettendo di trattare con maggiore facilità anche le piante e gli animali, di cui può essere più complicato decifrare il risentito emotivo.

Il principio transpersonale può essere definito come l’essenza dell’essenza, ovvero l’archetipo del Fiore che si manifesta nella sua quintessenza. 

 

Com’è composto il Rescue Remedy

Rescue Remedy miscela di Fiori di Bach per le emergenze

Il Rescue Remedy è una miscela di 5 specifiche essenze energetico-vibrazionali, facenti parte dei 38 Fiori di Bach.

Vediamo quali sono questi 5 Fiori di Bach e cerchiamo di comprendere, nello specifico, perché proprio queste, in sinergia, possano essere efficaci in caso di emergenza:

CHERRY PLUM, PAROLA CHIAVE: CONTROLLO

Cherry Plum è il rimedio associato al controllo, utile sia che ce ne sia troppo, oppure troppo poco. Naturalmente, in entrambi i casi, si verifica uno squilibrio: quando c’è troppo controllo si entra in uno stato di caos mentale che impedisce l’azione razionale e il controllo della situazione; al contrario, quando il controllo è deficitario, manca la capacità decisionale. Dunque, quando si verifica una situazione di emergenza, il compito di Cherry Plum all’interno del Rescue Remedy, è quello di aiutare a mantenere il controllo.

CLEMATIS, PAROLA CHIAVE: SCONNESSIONE

Clematis è il rimedio che aiuta a tornare alla realtà. Può infatti succedere che eventi traumatici abbiano come conseguenza una disconnessione psichica: uno stato in cui si perde momentaneamente il senso del tempo, dello spazio e può accadere che non si abbia piena coscienza di ciò che sta accadendo. La manifestazione fisica di questo stato d’animo, nei casi più estremi, può tradursi in una temporanea perdita dei sensi o in uno svenimento, a ribadire l’incapacità di accettare e / o affrontare la realtà. Il ruolo di Clematis, all’interno del Rescue Remedy, è quello di favorire la riconnessione con la realtà e il radicamento nel qui ed ora.

IMPATIENS, PAROLA CHIAVE: ECCITAZIONE

Impatiens è il rimedio utile quando si è in balia dell’agitazione e della tensione. Quando si verifica un’emergenza è normale che tutte le funzioni fisiche subiscano un’accelerazione: i muscoli sono in tensione, pronti allo scatto; il respiro si fa corto e veloce; il cuore accelera i propri battiti e tutto il corpo si mette in situazione di allerta. Impatiens, all’interno del Rescue Remedy, ha il compito di aiutare a recuperare, e mantenere, la calma.

ROCK ROSE, PAROLA CHIAVE: PARALISI

Rock Rose è il rimedio che aiuta quando, a causa di ciò che sta accadendo, è accaduto, o si teme che possa accadere, si rimane paralizzati dal terrore o si cade preda di un attacco di panico. In questi casi diventa impossibile opporre un qualsiasi tipo di reazione agli eventi. Rock Rose aiuta a recuperare la lucidità necessaria a superare il blocco energetico causato dal senso di terrore. All’interno del Rescue Remedy, il suo compito è quello di evitare di rimanere bloccati dalla paura.

STAR OF BETHLEHEM, PAROLA CHIAVE: TRAUMA 

Il Dottor Bach definiva Star of Bethlehem “Il balsamo dell’anima”, cioè il rimedio che lenisce le ferite, emotive ed energetiche o spirituali, che si abbia coscienza oppure no della loro presenza, che appartengano al passato, anche remoto, o al presente. Ogni volta che si verifica un trauma, si crea un blocco che interrompe il normale flusso dell’energia. Quando questo accade si manifesta con una perturbazione della psiche e / o del soma: Star of Bethlehem favorisce la riconnessione dei collegamenti energetici bloccati. Nel Rescue Remedy il suo compito specifico è quello di portare sollievo e sciogliere l’energia del trauma.

 

Come si utilizza il Rescue Remedy

Il Rescue Remedy è l’unico composto del sistema floreale del Dottor Bach che si trova già pronto in vendita.

-Quante gocce se ne devono utilizzare, qual’è la posologia ?

4 gocce, che possono essere diluite in un bicchiere d’acqua che andrà sorseggiato in circa 10 minuti. Se non si ottiene l’effetto voluto, si può ripetere l’operazione, diradando gradualmente i sorsi, fino a quando non si ottiene il risultato desiderato.

Nel caso in cui non sia possibile aggiungere il Rescue Remedy all’acqua, è possibile utilizzarlo puro: 4 gocce dal contagocce della boccettina direttamente sulla lingua. Anche in questo frangente è possibile ripetere l’operazione a distanza di pochi minuti, sempre utilizzando il medesimo dosaggio, fino all’attenuazione o alla scomparsa del problema.

Non esiste la possibilità di incorrere in problematiche da dosaggio errato in quanto, trattandosi di un rimedio energetico vibrazionale e non di un farmaco, non succede assolutamente nulla se vengono ingerite più gocce delle 4 indicate dal Dottor Bach: il prodotto in eccedenza andrà, semplicemente, sprecato. La posologia suggerita dallo scopritore delle virtù delle essenze floreali è quella: se si vuole velocizzare il processo si può procedere ad un’ingestione a distanza ravvicinata, ma sempre di 4 gocce per volta, non di più né di meno.

Quando il soggetto è privo di coscienza o, per qualsiasi motivo, impossibilitato ad ingerire le gocce, è possibile applicare localmente il Rescue Remedy sulle labbra, sui polsi, sulle tempie, dietro le orecchie, dove sono localizzati i chakra o sulla zona interessata dal trauma, cercando di evitare le eventuali escoriazioni in quanto l’alcool presente nella miscela potrebbe provocare bruciore. Anche in questo caso l’operazione può essere ripetuta più volte a distanza ravvicinata.

Se si desidera è possibile applicare sulla zona desiderata una garza di cotone imbevuta dell’acqua energizzata con il Rescue Remedy.

 

Rescue Remedy: dove si acquista

È possibile trovare il rimedio di emergenza nelle farmacie che trattano prodotti naturali, in molte erboristerie e on-line. Oltre che nella versione tradizionale, cioè in soluzione liquida, ultimamente è presente sul mercato anche in versione spray, sotto il nome completo di Rescue Remedy Spray Orale.

Per comodità, ho inserito dei links per i vari prodotti Rescue Remedy, puoi cliccare sulle immagini sotto per l’acquisto su Amazon, oppure puoi cercare il prodotto su altri siti online di farmacie o su Trovaprezzi.it

 

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Rescue Cream e Rescue Night: che cosa sono e a che cosa servono

Il Rescue Cream è il rimedio di emergenza dei Fiori di Bach che si trova già, come dice il nome stesso, sotto forma di crema per la pelle, che ne prevede esclusivamente l’uso esterno.

Viene consigliata in caso di ecchimosi, bruciature, punture di insetti, irritazioni, pruriti, eritemi e, in generale, ogni volta che si presenta un’emergenza legata all’epidermide.

Questa pomata ha proprietà disinfettanti, disinfiammanti, idratanti e tende a riportare la pelle al suo naturale stato di equilibrio.

-Come è composto il Rescue Cream: nel Rescue Cream sono presenti i 5 Fiori di Bach che compongono il Rescue Remedy a cui ne è stato aggiunto un sesto: CRAB APPLE, considerato il purificatore del sistema floreale.

Anche il Rescue Night, come del resto il Rescue Remedy, può trovarsi in commercio con altri nomi, a seconda dell’azienda produttrice, sia in forma liquida che in  forma di spray orale. Ciò che accomuna tutti questi prodotti è il fatto che ai 5 Fiori del rimedio di emergenza originale, ne è stato aggiunto un sesto: WHITE CHESTNUT, l’essenza che favorisce l’allontanamento dei pensieri persistenti e indesiderati, del dialogo interiore torturante e della rimuginazione mentale, in una parola: molte di quelle ragioni che contribuiscono a fare dell’insonnia uno dei problemi più diffusi della nostra società.

Anche in questo caso vale ciò che ho detto per il Rescue Remedy: è un buon coadiuvante se utilizzato come rimedio di emergenza, ma non permette di giungere alla comprensione e al superamento del problema nel lungo periodo.

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Oltre il Rescue Remedy:  l’Hexa – Remei, l’Hepta – Remei, il Tetra – Remei

Gli studi del Dottor Orozco, di cui seguo gli insegnamenti, lo hanno portato, nel tempo, a teorizzare la possibilità di utilizzare come rimedi di emergenza in casi specifici, tre nuove miscele, che tengono conto di alcune casistiche peculiari che si possono presentare nello specifico. Non si trovano in vendita ma, per ottenerle, basta aggiungere 4 gocce dell’essenza, o delle essenze, indicate al Rescue Remedy:

Hexa Remei

(RESCUE REMEDY + WALNUT). Permette di adattarsi più velocemente a ciò che l’emergenza porta con sé. In questo modo si riduce la resistenza energetica e, di conseguenza, la sofferenza.

Hepta Remei

(RESCUE REMEDY + WALNUT + SWEET CHESTNUT). In questa miscela viene aggiunto un elemento ulteriore, relativo all’angoscia profonda: quella che non permette nemmeno la speranza di poter uscire dalla sofferenza. Un esempio di questo senso di angoscia è quella che si può provare alla notizia della morte improvvisa ed inaspettata di qualcuno che si ama moltissimo.

Tetra Remei

(RESCUE REMEDY + WALNUT + SWEET CHESTNUT + ELM). La parola chiave di Elm a livello transpersonale è “straripamento” ed è chiaro che, in alcuni tipi di emergenza, possa accadere qualcosa che venga considerato troppo difficile da accettare. Elm aiuta a contenere lo stress generato da questo tipo di situazioni; inoltre è considerato l’analgesico energetico del sistema floreale.

 

Bambini e Rescue Remedy

I bambini possono trarre giovamento dall’utilizzo dei Fiori di Bach, fin da quando sono neonati. In questo caso possono presentarsi problemi di addormentamento o di irrequietezza dovuti, in alcuni casi, all’eccesso di stimoli esterni, oppure alle paure legate al parto (ricordo che, anche se non se ne ha memoria cosciente, la nascita è il primo trauma a cui siamo sottoposti). In altri casi, poiché il bambino è una spugna psichica, in grado di percepire gli stati d’animo della madre fin da quando è un feto, può essere l’agitazione e la preoccupazione dei neo genitori a scombussolarlo.

Basta offrire al piccolo un pochino d’acqua a cui sono state aggiunte le 4 gocce di Rescue Remedy senza alcool (si trovano in commercio e sono specifiche per i bambini, per le persone intolleranti all’alcool e per gli animali) e ripetere l’operazione a distanza di pochi minuti, sempre utilizzando il medesimo dosaggio, fino all’attenuazione o alla scomparsa del problema.

Trattandosi di un rimedio di emergenza, il Rescue Remedy dovrebbe essere presente nell’armadietto di pronto soccorso di ogni famiglia, a maggior ragione se ci sono bambini.

Infatti può essere di aiuto per calmare il piccolo, in attesa dell’eventuale ricorso al medico o al terapeuta, quando si verifica uno shock o uno stress improvviso, dovuto ad un trauma fisico e / o emotivo.

Quando si parla di bambini è particolarmente importante tenere presente che le situazioni di emergenza non coincidono necessariamente con un evento drammatico: può essere un litigio con l’amichetto del cuore, un brutto voto a scuola o lo spavento suscitato dall’incontro inaspettato con un cane che abbaia a mettere in subbuglio il piccolo. Non è tanto importante la portata dell’evento in sé, che magari può essere considerato banale dal punto di vista di un adulto, quanto l’effetto che esso produce sullo stato d’animo del bambino, che potrà trovare conforto nell’azione rilassante del Rescue Remedy.

Nel caso in cui la situazione dovesse protrarsi nel tempo, e dunque non avesse più la caratteristica emergenziale, è consigliabile utilizzare una miscela personalizzata, che si basi sulla specificità della situazione, dello stato d’animo del bambino, ma anche sulle sue peculiari caratteristiche di personalità.

Se ti interessa saperne di più sui bambini e i Fiori di Bach, puoi approfondire sulla pagina della:

Consulenza Fiori di Bach per bambini

Consulenza per fiori di Bach per bambini a Torino e online con Emanuela Re, per aiutare con rabbia, tristezza, depressione, apatia, crescere meglio figli con aiuto dei fiori di Bach

Clicca per andare alla pagina Fiori di Bach per bambini

 

Animali e Rescue Remedy 

Gli animali, in quanto esseri viventi dotati di corpi energetici come, del resto, gli esseri umani,  possono trarre giovamento dal Rescue Remedy.

Vediamo in quali casi possono essere di aiuto:

-In tutte le occasioni in cui si presenta improvvisamente una situazione dolorosa: può essere un incidente, una colica, un’aggressione da parte di un altro animale, la puntura di un insetto, uno spavento,….: prima dell’eventuale intervento del veterinario che, in caso di problema fisico, deve essere consultato tempestivamente, permette all’animale di tranquillizzarsi, evitando di peggiorare la situazione.

-Quando c’è un rischio di perdita della vita: in questi casi serve ad attenuare i danni dovuti allo stato di shock, in attesa dell’arrivo del veterinario. Poiché l’animale percepisce lo stato d’animo del proprietario, nel caso quest’ultimo si senta particolarmente agitato dalla situazione, è consigliabile che il Rescue Remedy venga preso da entrambi, in modo da non aumentare la tensione nell’ambiente e agitare ancora di più l’animale, rischiando di creargli ulteriori problemi, soprattutto all’apparato respiratorio e circolatorio, rischiando di compromettere ulteriormente la situazione.

Viceversa, se il proprietario si mostra tranquillo, anche l’animale tende a sentirsi più sicuro, pur nello stato di emergenza e di prostrazione.

-Quando si prevedono cambiamenti che potrebbero destabilizzare l’animale, ad esempio un trasloco, la partenza per le vacanze e dunque la prospettiva di parecchie ore di viaggio, l’affido temporaneo ad un’altra persona per esigenze inderogabili: tutte situazioni che possono essere fonte di grande stress per l’animale. In questo caso è consigliabile incominciare a offrire la miscela floreale all’animale qualche giorno prima.

-Prima di un evento di cui si teme l’impatto energetico sull’organismo dell’animale, ad esempio un intervento chirurgico oppure il parto. Anche in  queste occasioni è bene fare incominciare l’assunzione qualche giorno prima dell’evento programmato.

 

Animali: come si può utilizzare il Rescue Remedy

Se l’animale non è in grado di bere autonomamente, aspirare 4 gocce di Rescue Remedy in una siringa senza ago e mettergli in bocca il contenuto. Continuare l’operazione a distanza ravvicinata fino a quando non ci sono segnali di miglioramento, dopodiché diradare.

Nel caso in cui abbia perso coscienza, è possibile bagnare la bocca e la lingua dell’animale direttamente con le gocce, senza diluirle nell’acqua.

Se lo stato di emergenza permane per più giorni è consigliabile continuare a dare il Rescue Remedy all’animale.

Anche nel caso degli animali, esattamente come per gli esseri umani, il Rescue Remedy deve essere utilizzato solo in casi di effettiva emergenza. In tutte le altre situazioni, ovvero quando i problemi sono individuabili e / o continuano a perdurare nel tempo, è opportuno proseguire con i Fiori scelti ad hoc, a seconda del caso.

Se sei interessato all’argomento “Animali e rimedi floreali (Fiori di Bach e Fiori Australiani) “, ti consiglio di cliccare sul seguente link e leggere questo articolo:

Theo la birba e il “Miracolo di Mountain Devil”

Theo micio cucciolo gatto che prende la sua miscela di Fiori di Bach e Fiori Australiani per risolvere problema gelosia ed aggressività verso gli altri gatti, in particolare Kimi

Clicca sull’immagine per andare all’articolo

 

Ulteriori informazioni sul Rescue Remedy

Il Rescue Remedy si trova in commercio ad un prezzo  basso, se si pensa alla poliedricità di utilizzo a cui può essere destinato e tenendo conto del fatto che può essere di aiuto a tutti i componenti della famiglia, indifferentemente dall’età, ed è utile anche agli animali e alle piante.

Si tratta dunque di un rimedio che è consigliabile tenere nell’armadietto del pronto soccorso.

 

Controindicazioni ed effetti collaterali del Rescue Remedy

I Fiori di Bach non contengono alcun principio attivo ma funzionano secondo la Legge della Risonanza, secondo cui due oggetti indipendenti (in questo caso essere vivente e rimedio vibrazionale) se messi in risonanza, hanno la proprietà di interagire e la vibrazione del rimedio, che è di qualità armonica più elevata, può riequilibrare la vibrazione disarmonica dell’essere sofferente.

Per questa ragione il Rescue Remedy, e le essenze floreali in generale, non hanno controindicazioni né effetti collaterali.

Non possono provocare reazioni allergiche e nemmeno creare interazione con eventuali farmaci che il soggetto stia assumendo.

Nel caso in cui i rimedi contenuti nella miscela non fossero corrispondenti al risentito emotivo del soggetto, non accadrà nulla: semplicemente.

Infatti i Fiori di Bach si attivano solo se esiste uno stato d’animo corrispondente e, inoltre, inducono solo cambiamenti positivi. Ad esempio, se in una miscela viene aggiunta l’essenza per la rabbia, ma questa persona non prova tale emozione, l’energia del Fiore non si attiverà e, meno che mai, la rabbia nascerà nell’animo di questa persona e nemmeno ci saranno altri effetti spiacevoli. Dunque, nel caso in cui non vengano individuati correttamente i Fiori di Bach corrispondenti agli stati d’animo, la cosa peggiore che possa succedere è che questi risultino completamente inutili.

 

Rescue Remedy spray e Rescue Night spray

Per coloro che hanno questo tipo di preferenza, per i soggetti allergici, per i bambini e per gli animali, sia il Rescue Remedy che il Rescue Night si possono trovare anche in versione spray e senza aggiunta di Brandy, che funge da conservante della miscela.

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Due esempi in cui ho utilizzato il Rescue Remedy

Per chiarire come può essere utilizzato al meglio il Rescue Remedy, desidero riportare due casi in cui mi è capitato di poter essere di aiuto a due persone che ho incontrato per caso.

Infatti, poiché si tratta di un rimedio di emergenza e le emergenze, come tutti sappiamo, sono spesso improvvise ed impreviste, ho l’abitudine di portare sempre con me, in un astuccio riposto in borsa, una boccetta di Rescue Remedy.

Primo caso

Questo episodio è accaduto ormai parecchi anni fa. Ricordo che era un pomeriggio di inizio estate e io stavo camminando lungo una strada del mio quartiere quando ho visto una ragazza che correva e attraversava ripetutamente la strada, senza guardare né a destra né a sinistra, in stato visibilmente alterato. Piangeva e diceva parole sconnesse, non facilmente intellegibili.

Ho cercato di avvicinarla per comprendere che cosa le stesse accadendo. Con qualche difficoltà sono riuscita a convincerla a fermarsi e a farmi dire che cosa l’avesse sconvolta così tanto da rischiare di finire sotto un’auto. Le ho proposto di prendere il Rescue Remedy e, denotando la sua perplessità, le ho semplicemente detto che si trattava di un calmante naturale, senza effetti collaterali.

Dopo che ha preso le 4 gocce dalla pipetta per 3, 4 volte, con qualche minuto di intervallo tra una volta e la successiva, ha incominciato a calmarsi ed è riuscita a spiegarmi per sommi capi che soffriva di fobie varie che la portavano ad attacchi di panico improvvisi.

In questo caso l’attacco era stato provocato dalla vista di un’ape.

Poiché la ragazza mi sembrava davvero molto scossa, mi sono offerta di accompagnarla ad un bar che si trovava nelle vicinanze, dove ho aggiunto le 4 gocce di Rescue Remedy, invitandola a sorseggiarlo lentamente. A questo punto si è ulteriormente tranquillizzata e, dopo un’ altra decina di minuti, dopo avermi ringraziata e salutata, ha potuto riprendere il suo cammino verso la propria abitazione.

Secondo caso

Questo episodio è avvenuto circa 5 anni fa, nella palestra che frequentavo all’epoca. Mentre stavo per uscire dallo spogliatoio dopo il mio consueto allenamento, ho visto una signora che non conoscevo seduta su una panchina dello spogliatoio: era molto agitata e sull’orlo delle lacrime.

Mi ha chiesto se avevo il Rescue Remedy: questa donna, che a suo dire era solita portarlo con sé, l’aveva dimenticato ed era molto preoccupata perché sentiva sopraggiungere un attacco di panico e, solitamente, riusciva a tenerlo a bada grazie proprio al rimedio di emergenza dei Fiori di Bach.

Fortunatamente anche quella volta il provvidenziale flaconcino di Rescue Remedy era con me, nella mia borsa, e dunque ho potuto aiutare la signora che, dopo essersi tranquillizzata, ha telefonato al marito chiedendogli di venire a prenderla in palestra. Dal tono della conversazione ho dedotto che episodi come questo fossero piuttosto frequenti nella vita di quella donna. Le ho lasciato il mio bigliettino da visita ma non ho mai ricevuto una sua chiamata.

 

Esperienza personale

Come si evince dai due racconti da me riportati nei paragrafi precedenti, trattandosi di un rimedio di emergenza, consiglio di portarlo sempre con sé, in quanto un’emergenza può verificarsi in qualsiasi momento, ovviamente senza preavviso.

Purtroppo, nei due casi sopracitati, non è stato possibile andare oltre il mero pronto soccorso: la ragazza non conosceva affatto i Fiori di Bach e, in quel frangente, non mi è sembrato opportuno fornire delucidazioni non richieste.

In quanto alla signora che, al contrario, conosceva e utilizzava il Rescue Remedy ogni qualvolta sentiva palesarsi un attacco di panico, è chiaro che non conosceva appieno le grandi potenzialità dell’energia del sistema floreale: i Fiori di emergenza le permettevano di tenere sotto controllo la manifestazione degli attacchi di panico, ma questi tornavano a riproporsi con una certa frequenza.

L’ansia e il panico sono due stati d’animo che molte persone che si rivolgono a me lamentano e, in questi casi, con un percorso energetico ad hoc che tenga conto delle peculiarità e della personalità dell’individuo, accompagnato domiciliarmente da una miscela di Fiori scelta di volta in volta che funga da supporto energetico ed emozionale, poco per volta diminuiscono di intensità e di frequenza, lasciando il posto a calma ed equilibrio emotivo.

Per chi fosse interessato a scoprire come l’energia dei rimedi floreali possa essere di aiuto in questi casi, rimando ad un mio articolo che tratta di questo argomento:

La Grande Paura

La paura le fobie le psicosi cosa sono e come affrontarle meglio con Fiori di Bach e Fiori Australiani, caratteristiche di tutti le essenze floreali utili

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La mia prima esperienza personale con i Fiori di Bach è legata al Rescue Remedy: ricordo che, quando frequentavo il Liceo, nonostante studiassi e mi presentassi preparata alle interrogazioni, soffrivo di moltissima ansia, soprattutto anticipatoria: non riuscivo a dormire bene la notte precedente, e prima di presentarmi alla cattedra, soffrivo di tremendi crampi alla pancia e, qualche volta, anche di attacchi di nausea. Quando poi mi veniva posta la prima domanda e io iniziavo a parlare, tutto questo, come per magia, scompariva e l’interrogazione si concludeva con un bel voto: però quanta sofferenza inutile avevo patito!

Mia madre, piuttosto preoccupata in quanto, soprattutto in certi periodi dell’anno in cui avevo praticamente un’interrogazione al giorno se non due, mi vedeva perennemente insonne e in preda all’ansia, si era rivolta all’erboristeria del paese in cui vivevo, chiedendo un rimedio naturale che potesse essermi di aiuto. L’erborista diede a mia mamma il Rescue Remedy che, devo dire, è stato il mio fido compagno negli anni di liceo e di università.

Purtroppo al tempo non conoscevo affatto tutte le potenzialità delle essenze floreali ed ero già piuttosto contenta di riuscire a tenere sotto controllo la mia ansia anticipatoria, non immaginando che si potessero ottenere risultati ben migliori.

Soltanto alcuni anni più tardi, per caso, mi capitò in mano un libro del Dottor Bach: lo lessi e la mia vita prese una piega diversa.

Innanzitutto compresi che i segnali fisici che il mio corpo mi mandava in determinate occasioni avevano un significato ben preciso, che chiedeva di essere indagato, compreso, trasformato e non soppresso ogni qualvolta si manifestava. Per questo ho deciso di affidarmi ad un floriterapista esperto e di farmi accompagnare da lui e dai rimedi floreali nell’affascinante viaggio alla scoperta di me stessa.

Si è trattato di un percorso molto interessante, a tratti complicato e accompagnato da resistenze (non sempre ciò che celiamo così accuratamente anche a noi stessi, quando viene alla luce, ci fa fare i salti di gioia); ma, poco per volta, gli ostacoli sono stati superati e io mi sono chiarita le idee su chi fossi e che cosa volessi nella mia vita e cosa no.

Questo mi ha portato ad intraprendere studi olistici che spaziano in più direzioni e prevedono la conoscenza approfondita di differenti tecniche che affianco all’accompagnamento domiciliare con miscele personalizzate di rimedi floreali e a fare di tutto questo un’amatissima professione.

Ovviamente non ho più bisogno di ricorrere al Rescue Remedy quando devo sostenere un esame (i miei studi proseguono e credo che continueranno per tutta la vita): al limite ricorro ad essenze che mi permettano di avere maggiore accesso al mio intuito, alla memoria, al mio spirito creativo, alla mia capacità di espressione e di concentrazione, a seconda dell’ambito in cui ritengo di avere bisogno di un supporto in quel particolare frangente.

Rileggendo quanto ho scritto, mi rendo conto che il l’incontro con il Rescue Remedy mi ha portata davvero lontana!

 

Esperienza professionale sul Rescue Remedy e conclusione

Per quanto riguarda la mia esperienza professionale, a meno che si tratti di casi molto particolari per cui, per motivi specifici, non è possibile procedere in altro modo, non ho l’abitudine di consigliare il Rescue Remedy per una motivazione molto semplice: perché accontentarsi di un rimedio generico, che, per sua medesima definizione, ha l’utilità di lenire momentaneamente una manifestazione, quando è possibile poter avere una miscela “costruita ad hoc”, che tiene conto della personalità e delle sfaccettature del soggetto?

Desidero spiegare meglio questo concetto, soprattutto per coloro i quali non conoscono molto bene i meccanismi di azione energetica dei rimedi floreali e, per farlo nel modo più semplice, propongo alcuni esempi pratici.

Poniamo caso che tre differenti individui si trovino in stato di emergenza: hanno assistito ad una scena che li ha scossi profondamente, immaginiamo che si tratti della messa in sicurezza di qualcuno dopo un incidente. Se osserviamo con attenzione, noteremo che ognuno dei tre ha un atteggiamento diverso dagli altri due, come è piuttosto normale che sia, dal momento che ogni essere umano ha delle peculiarità uniche:

Individuo n. 1 – Mimulus

questa persona, scossa da ciò che è appena visto, si mette in un angolo, come se cercasse di nascondersi. Non osa parlare, tiene gli occhi bassi, ha una postura raggomitolata. Se interrogata tende a rispondere a monosillabi, evitando di guardare in faccia l’interlocutore e chiunque altro si trovi sulla scena dell’evento. Questo tipo di atteggiamento, che si può osservare dalle parole ma anche dal linguaggio del corpo, indica che questo individuo è timido, tende a voler rimanere in secondo piano per evitare il giudizio degli altri, che lo preoccupa moltissimo. Probabilmente tende a sminuirsi e a stare in disparte ogni volta che è possibile: trovarsi al centro dell’attenzione suo malgrado, per giunta in un momento di smarrimento, non può che farlo sentire ancora peggio.

La descrizione di questo individuo corrisponde a Mimulus: il Fiore di Bach utile a chi è timido, timoroso ed estremamente sensibile al giudizio altrui: teme perennemente di essere valutato in modo negativo e questo lo porta ad evitare la compagnia, anche se, essendo generalmente di indole socievole, vive la solitudine con sofferenza.

Individuo n. 2 – Vine

Questa seconda persona è quella che, pur scossa da ciò che è accaduto, ha chiamato per primo i soccorsi e non solo: ha più volte intralciato le operazioni di messa in sicurezza con consigli non richiesti e commenti del tipo: “Che razza di incompetenti. Io avrei saputo fare di meglio. Se avessero dato retta ai miei suggerimenti avrebbero fatto molto più in fretta….”.

Questo individuo ha sicuramente un’alta opinione di se stesso e, nel contempo, una piuttosto bassa del resto dell’umanità, cioè esattamente la descrizione che corrisponde ad un individuo Vine.

Individuo n. 3 – Clematis

La terza persona, dopo aver assistito all’incidente, è caduta a terra esanime. Probabilmente ciò che ha visto è stato talmente forte, che i suoi nervi non hanno retto ed è svenuto. Nonostante si cerchi di prestargli soccorso, fa fatica a tornare pienamente in sé: è come se il ci fosse una sorta di resistenza a voler prendere coscienza della realtà.

In questo caso non abbiamo elementi sufficienti per ipotizzare che tipo di personalità possa appartenere a questo individuo e quindi ci baseremo soltanto sui fatti oggettivi: questa persona sta facendo fatica a riconnettersi con il mondo reale, dunque potrebbe essergli utile Clematis: il Fiore di Bach che aiuta a radicarsi nel qui ed ora.

 

Vediamo adesso come queste ulteriori essenze possono conciliarsi con l’utilizzo del Rescue Remedy.

Secondo gli studi del Dottor Ricardo Orozco, il Rescue Remedy si comporta come se fosse un unico rimedio, dunque nei casi appena descritti, sarà sufficiente aggiungere alla miscela di emergenza originale Mimulus per il primo individuo, Vine per il secondo e Clematis per il terzo.

In questo modo la prima persona riuscirà a sentirsi più a suo agio con il prossimo e insicurezza e timidezza non andranno a peggiorare una situazione già di per sé difficile da gestire.

La seconda persona, sicuramente molto lucida e in grado di mantenere la calma anche nei momenti di difficoltà, invece di commentare negativamente l’operato altrui per cercare di mettersi in mostra e primeggiare, userà le sue capacità di efficienza per aiutare in concreto chi sta cercando di fare del proprio meglio, magari tenendo lontano, con la propria autorevolezza, i curiosi che si accalcano e intralciano le operazioni.

L’utilizzo del terzo rimedio sicuramente lascia perplesso chi un pò conosce i Fiori di Bach e può pensare ad una svista da parte mia: “Clematis è già presente nel Rescue Remedy: che senso ha aggiungerlo? Probabilmente si è confusa”. Se qualcuno ha pensato questo , la risposta è no: nessun errore.
Infatti, come ho scritto poc’anzi e ribadisco, il Rescue Remedy agisce come un unico rimedio, dunque, quando in una situazione di emergenza prevale molto un qualche aspetto contemplato da un Fiore presente nella formula, è consigliabile aggiungerlo. In questo modo la sua efficacia per quell’individuo, in quella situazione, verrà amplificata.

In questo modo la terza persona, che ha perso i sensi per allontanare dalla propria coscienza qualcosa che gli riusciva difficile da accettare, sarà facilitata a ritrovare la connessione energetica con il proprio corpo fisico.

Ecco perché, nel caso in cui ci si trovi a vivere un momento della vita in cui ci sente in emergenza, a mio avviso è preferibile, se possibile, poter disporre di una miscela creata su misura per noi, piuttosto che una generica.

 

Partendo dalle affermazioni del Dottor Bach, per cui “La salute dipende dall’essere in armonia con la nostra anima”  e ancora “Nella sua essenza la malattia è il risultato di un conflitto tra Spirito e mente e non sarà mai sradicata senza uno sforzo spirituale e mentale. […]. Qualunque fatica rivolta solo al corpo non può che porre rimedio superficiale al danno provocato dalla malattia.

Non si tratta perciò di guarigione, poiché la causa del male non è ancora stata sconfitta ed essa potrebbe manifestarsi di nuovo sotto altre forme in qualunque momento. In molti casi una guarigione apparente è addirittura dannosa perché nasconde al malato la vera causa del suo disturbo. Infatti, nella gioia per la salute che il malato ritiene di avere recuperato, la vera causa continua ad agire inosservata e ha possibilità di rafforzarsi.

Valutiamo il caso opposto di un malato che sappia, o che venga informato da un medico prudente, della natura di forze avverse sia spirituali che mentali, che stanno operando in lui e il cui effetto ha scatenato, nel corpo fisico, ciò che noi chiamiamo malattia. Se quella persona cercherà di neutralizzare in modo diretto, nel momento in cui affronterà con successo lo sforzo, la sua salute migliorerà. Quando poi sarà riuscito a completare il suo sforzo la sua malattia sarà scomparsa del tutto. Questa è la vera guarigione: l’attacco alla roccaforte, cioè alla base stessa della sofferenza” (Tratto da “Guarire se stessi” di Edward Bach; parte I°, pagine 9-10; Macro Edizioni).

Con un linguaggio più contemporaneo gli stessi concetti sono espressi anche da Claudia Rainville nel suo meraviglioso libro “Ogni Sintomo è un messaggio”, Edizioni Amrita, di cui riporto alcune frasi, a mio avviso particolarmente salienti: “Fintantoché ci consoliamo, non liberiamo la sofferenza di cui siamo portatori”; “Tutto ciò che reprimiamo finisce per ritornare a galla con un’esplosione”; “Cercando di fuggire una situazione che ci fa del male, fuggiamo anche da ciò che ci consentirebbe di liberarcene”.

Ciò che emerge con evidenza è, in entrambi gli autori, una linea comune di pensiero: ciò che non ci piace, che ci fa soffrire, non va rifuggito o eliminato tout court: ogni nostra emozione e sensazione, piacevole oppure no, è un messaggio che ci arriva dalla parte più profonda e spesso sconosciuta di noi e soltanto accettandolo e cercando, con pazienza e amore, di decifrarlo, possiamo trasformarlo in consapevolezza e fare sì che non abbia più bisogno di manifestarsi, in quanto ha esaurito la sua funzione.

I Fiori di Bach sono dei fantastici compagni di viaggio e, con la loro energia armonizzatrice, aiutano a decodificare i messaggi che ci arrivano e a farne tesoro.

“La sofferenza è un correttivo che mette in luce la lezione che non avremmo compreso con altri mezzi, e non può essere eliminata fino a quando quella lezione non è stata imparata”  Dottor Edward Bach.

 

Bibliografia

-Edward Bach: Guarire se stessi. Macro Edizioni

-Edward Bach: Le opere complete. Macro Edizioni

-Ricardo Orozco: Fiori di Bach, 38 descrizioni dinamiche. Edizioni Centro di Benessere Psicofisico

-Ricardo Orozco: Nuovi orizzonti con i Fiori di Bach. Edizioni Centro di Benessere Psicofisico

-Ricardo Orozco: Manuale per l’applicazione locale dei Fiori di Bach. Edizioni Centro di Benessere Psicofisico

-Appunti del corso monografico tenuto da Ricardo Orozco: Il principio transpersonale

-Catia Trevisani: Fiori di Bach e Naturopatia. Edizioni Enea

-Sigrid Schmidt: Fiori di Bach per i bambini. Edizioni tecniche nuove

-Laura Cutullo: Fiori di Bach per gli animali. Xenia Edizioni

-Claudia Rainville: Ogni sintomo è un messaggio. Edizioni Amrita

 

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La guida, pubblicata sul sito di approfondimento su fiori di Bach e fiori Australiani,Emotionalmente, è stata scritta per cercare di fornire tutte le informazioni possibili sul Rescue Remedy, il rimedio di soccorso del Sistema dei Fiori di Bach, è presente al seguente indirizzo. “Rescue Remedy: guida sul rimedio di soccorso dei Fiori di Bach

 

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